Spoglie di Guerra

Guerra cruenta, fatta di contorsioni e vorticose, quanto sovversive, verità emotive che probabilmente ognuno di noi, nel proprio percorso di crescita, si ritrova a vivere. Quindi, a combattere. “Spoglie di guerra” è un invito a porre l’attenzione su un passo falso, evidentemente necessario a cadere, per poi rialzarsi. (Marco Meledandri)
-
Bloody war, made of contortions and swirling, as subversive, emotional truths that probably each of us, in his own path of growth, finds himself living. So, to fight back. "Spoglie di guerra" is an invitation to pay attention to a misstep, evidently necessary to fall, and then to rise again. (Marco Meledandri)

Libertà (A)Morale

La libertà morale è il diritto di disporre liberamente di sé non solo senza coercizioni, ma anche senza quegli obblighi che sottopongano la persona all’altrui potere.
L'altrui potere.
Ed il nostro?
Siamo il limite più grande per noi stessi, per la nostra libertà.
-

Moral freedom is the right to freely dispose of oneself not only without coercion, but also without those obligations that subject the person to other people's power.
Other people's power.
What about ours?
We are the greatest limit for ourselves, for our freedom.

La Delicatezza delle Radici che Emersero

Stabile, radicale e permanente, l’albero esprime già dalla durezza dei suoi tratti la consistenza ontologica della forma naturale. Fragile, finito e de/cadente, il corpo umano è invece traccia dell’inconsistenza della nostra forma. L’intreccio tra le due forme, tuttavia, non genera solo una semplice dicotomia, bensì una soglia di transizione nella quale le due forme si intrecciano modificandosi a vicenda. È questa soglia ad essere propriamente rappresentata, in alcuni casi esprimendo un movimento che dalla natura dà consistenza al corpo, in altri invece il movimento inverso. Ogni opera, quindi, rimane sulla dimensione della soglia e della transizione, lasciando a ciascuno la possibilità di collocarsi da un lato o dall’altro.

-

Stable, radical and permanent, the tree already expresses the ontological consistency of the natural shape from the hardness of its features. Fragile, finite and de/cadent, the human body is instead a trace of the inconsistency of our form. The interweaving of the two forms, however, not only generates a simple dichotomy, but also a threshold of transition in which the two forms intertwine by changing each other. This threshold is properly represented, in some cases expressing a movement that from nature gives consistency to the body, in other ones the reverse movement. Each work, therefore, remains on the dimension of the threshold and the transition, leaving to everyone the possibility of being placed on one side or the other.